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Bill Gates e il business della beneficenza

Titolo orginale: Le monde selon Gates
Autore: Jérémie Drieu, Jean-François Monier
Produzione: FRANCE 2 - E.S. (2012)
Durata: 32'

Bill Gates, dopo aver rivoluzionato il mondo con l’informatica diventando nel 1996 l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale di 75 miliardi di dollari, ha creato la più grande e più ricca fondazione benefica della storia, la “Bill & Melinda Gates Foundation”, che finanzia con un budget annuale di circa 3 miliardi di dollari centinaia di organizzazioni nel mondo impegnate nella ricerca di vaccini, nell’istruzione e nel miglioramento delle condizioni nei paesi del terzo mondo.

In che modo il più grande imprenditore al mondo, che negli anni ‘90, ai tempi delle condanne per abuso di posizione dominante, era considerato il migliore esempio del capitalismo spietato, si è trasformato nel più grande filantropo dell’umanità?
"Envoyé Spécial" intervista a Parigi i coniugi Gates e prosegue la sua indagine in giro per il mondo, dalla sede della Fondazione a Seattle ai laboratori in Germania, fino al continente africano, a cui sono destinate la maggior parte delle conquiste mediche, per scoprire qual è il funzionamento di questa efficientissima macchina benefica.
I Gates si definiscono “impazienti ottimisti”, tanto che Melinda è convinta di poter sconfiggere l’AIDS nei prossimi anni, come dichiara in un'intervista a Nairobi, dove è in visita presso l’ospedale pediatrico in cui hanno reso disponibile un vaccino che salverà 5 milioni di bambini. Ma è stato investito un miliardo di dollari anche per creare il vaccino contro la poliomelite, e pure la malaria pare avere i giorni contati.
Tuttavia non tutti sono convinti delle loro buone intenzioni, come il giornalista Charles Piller del ”Los Angeles Times”, che nel 2007 ha svelato inquietanti retroscena nella politica degli investimenti dei Gates, che non escludono compagnie e attività in aperta contraddizione con  le missioni della Fondazione e responsabili della miseria e dei problemi di salute in molti paesi poveri: 10 miliardi venivano investiti in industrie belliche, altri nelle banche considerate responsabili dell’attuale crisi finanziaria, e poi i giganti petroliferi. La fotografia a illustrazione dell’articolo ritraeva un bambino vaccinato grazie alla Fondazione Gates, ma ammalato dai veleni tossici di una raffineria finanziata con gli stessi soldi. La riposta degli interessati è che non gestiscono direttamente gli investimenti, ma che è importante che vengono massimizzati per rendere più ricca la Fondazione.
L’inchiesta mette quindi anche in luce come ricerche dichiaratamente filantropiche, come quelle su piante OGM in Africa, possano nascondere interessi commerciali, quindi il dubbio rimane: Bill Gates è davvero il grande benefattore che mostra di essere?


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