Disponibile su CUBOVISION fino al 31/01/2014


Brasile: i predicatori bambini

Titolo orginale: Child Preachers
Autore: Elodie Pakosz, Tony Casabianca
Produzione: Elephant & CIE (2012)
Durata: 25'

Da qualche anno, grazie anche a Internet, all’interno della Chiesa Evangelista è esploso il fenomeno dei predicatori bambini che tuonano contro folle in delirio, minacciando l’inferno per i peccatori e regalando parole di speranza per chi avrà la forza di redimersi. Frequentano carceri e dispensano benedizioni a delinquenti e tossici, e sembra che alcuni abbiano anche poteri taumaturgici.
In Brasile il fenomeno ha raggiunto proporzioni tali che a questi baby predicatori è stato dedicato un intero canale televisivo, diventato in poco tempo il terzo canale più visto in tutta la nazione. Se le conversioni continuassero con il ritmo attuale, la chiesa evangelica, che ora conta solo 4 milioni di fedeli in Brasile, nel 2020 potrebbe conquistare metà della popolazione. Uno scenario rivoluzionario per il Paese con il maggior numero di cattolici al mondo!
Adriana e Matheus hanno 11 anni sono e due bambini brasiliani apparentemente normalissimi: giocano con le bambole e al pallone insieme ai loro coetanei e aiutano i genitori in casa. Ma sul pulpito si trasformano in formidabili predicatori capaci di riempire le chiese di folle e mandare in estasi i loro fedeli ipnotizzandoli con i loro sermoni o facendoli scoppiare in lacrime. Il reporter li incontra insieme alle loro famiglie e ne racconta la storia, dagli esordi, di cui esistono video disponibili nei loro siti personali e su Youtube, al successo che li ha trasformati in vere e proprie star. Non lo fanno per mestiere ma per vocazione e per ispirazione divina, sottolineano anche i genitori, e tengono la Bibbia sempre a portata di mano, sotto forma di libro o di App nell’Iphone. La loro chiave di successo sta proprio nella giovane età, perché in quanto bambini rappresentano la purezza e l’incarnazione del bene.
Un fenomeno che unisce la modernità dei nuovi mezzi di comunicazione con il più antico dei bisogni, la fede.


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