Disponibile su CUBOVISION fino al 31/10/2013


Crisi: Grecia fuori dall'Euro?

Titolo orginale: Life & Debt - A Greek Tragedy
Autore: John Humphrys
Produzione: BBC NEWS (2012)
Durata: 30'

Dopo il fallimento della prima tornata elettorale, il voto di giugno ha consegnato il governo della Grecia ai conservatori di Nea Dimokratia e ai socialisti del Pasok, che hanno confermato gli impegni presi con l’Europa e le misure di austerità. Ma la situazione dei greci non è migliorata ed è ancora vivo il ricordo delle manifestazioni violente dello scorso inverno.
Il reporter BBC John Humphrys si reca in Grecia per verificare gli effetti della crisi sulla popolazione, intervistando persone comuni, imprenditori e politici. Emerge il ritratto di un popolo capace di reagire con energia ai momenti di difficoltà, come ha dimostrato dopo l’occupazione nazista o dopo la dittatura dei colonnelli, ma anche un quadro preoccupante: mancano i libri nelle scuole, molti farmaci non sono più disponibili, e sempre più famiglie della classe media sono costrette a dipendere dalla carità di organizzazioni benefiche, come la “Kid and Family” di Roubini Terzaki.
Se a prevalere sono le accuse contro una classe politica non lungimirante, la corruzione e contro un sistema fiscale che ha lasciato troppo spazio agli evasori, ignorando chi lanciava i primi allarmi, come l’economista Spinellis che già nel 2009 aveva suggerito un piano per risanare i conti, sono tuttavia forti anche le voci di insofferenza contro la Troika che ha imposto nuove condizioni di austerità. In particolare contro la Germania, che – secondo Manolis Glezos, eroe nazionale e parlamentare europeo – è la vera responsabile della crisi greca.
L’insofferenza si materializza
poi nel partito antieuropeista e nei 18 seggi in Parlamento conquistati dall’estrema destra di “Alba Dorata”, nell’ostilità verso gli immigrati ma anche, all’estrema sinistra, nei piani rivoluzionari di una generazione che si definisce “perduta” perché senza lavoro, senza diritti, senza servizi, senza speranze e senza futuro: per loro la crisi del capitalismo e del sistema produttivo è evidente e richiede una revisione drastica.
Allo spettacolare boom economico avvenuto con l’ingresso nell’euro è infatti seguito il fallimento repentino, altrettanto impressionante. Nel 2000 il 70% della popolazione viveva di agricoltura e pesca, oggi invece solo il 3%. Molti di coloro che ora sono senza lavoro o con pensioni e stipendi ridotti anche del 30% stanno tornando alle origini, per poter sopravvivere e per integrare le magre entrate.
L’ipotesi di una possibile uscita della Grecia dall’Euro non è così remota e le conseguenze si ripercuoterebbero sugli altri Stati membri, a partire da Spagna, Portogallo, Irlanda, Italia e la stessa Gran Bretagna.


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