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Rwanda, il parco dei gorilla e un futuro di pace

Titolo orginale: Rwanda: sur les traces des gorilles des montagnes
Autore: Barbara Conforti
Produzione: CAPA Presse (2011)
Durata: 29'

Il Rwanda scopre nei gorilla il suo patrimonio nazionale e si apre al turismo.

Questo reportage di CAPA segue una delle spedizioni turistiche che, solo da pochi anni a questa parte, possono avvicinare i gorilla di montagna per la cui difesa la famosa zoologa Dian Fossey venne assassinata nel 1985.

Nel 2010, 20.000 turisti, per lo più americani, inglesi e francesi, hanno visitato il Paese delle Mille Colline e il Volcanoes National Park dove i gorilla di montagna hanno trovato un ambiente protetto.

Qui, nel verde lussureggiante della foresta tropicale sul massiccio del Virunga, dal piccolo cucciolo al capobranco di 200 chili, i gorilla mangiano, giocano, si inseguono e guardano i visitatori con occhi quasi umani a pochi metri di distanza. Riprodotti nelle sculture, nei murales, nelle pubblicità del té e negli oggetti di artigianato, sono diventati l’immagine simbolo del paese.

La popolazione dei gorilla di montagna è aumentata del 28%, grazie alla sensibilizzazione degli abtianti locali e all’impegno di varie ONG, tra cui quella fondata da Dian Fossey dove una ricercatrice italiana, Veronica Vecellio, continua lo studio di questi affascinanti primati.

Le guardie forestali trovano ancora trappole per il bracconaggio ma, anche grazie alla tecnologia GPS, i controlli sono sempre più serrati e molti bracconieri si sono convertiti al turismo, trovandolo ormai più redditizio.

La ricettività turistica comprende alberghi con vista sulle nebbie dei vulcani e strutture create da associazioni di aiuto alle famiglie delle vittime del genocidio del ’94.

Un emozionante incontro ravvicinato con i magnifici e pacifici gorilla di Dian Fossey, grazie ai quali il Rwanda può ricominciare a vivere dopo la tragedia del 1994 e a guardare con speranza al futuro.


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