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Uranio impoverito: inchiesta sui poligoni militari

Titolo orginale: Depleted Uranium: Testing Times
Autore: Sophie Le Gall, Linda Bendali, Pascale Pascariello
Produzione: Ligne de Mire (2012)
Durata: 52'

Un'approfondita inchiesta giornalistica sull'emblematica vicenda del Poligono militare interforze di Quirra in Sardegna che negli ultimi vent'anni ha condotto test su armamenti all'uranio impoverito messi in relazione con un anomala concentrazione di patologie tumorali e malformazioni nel bestiame e nella popolazione locale, la cosiddetta "sindrome di Quirra".
I reporter ricostruiscono l'intera vicenda con precisione inquietante, raccogliendo meticolosamente i dati e intervistando tutte le persone coinvolte, dai pastori della zona al veterinario che per primo ha sollevato l'allarme e la necessità di un intervento dell'ASL, dal fotografo che ha denunciato i primi casi di malformazioni al Procuratore del Trubunale di Lanusei, Domenico Fiordalisi, a medici che hanno fatto le analisi sui tessuti biologici contaminati da elementi radioattivi.
Nel 2011 il Tribunale di Lanusei ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di omicidio plurimo e di omissione di atti di ufficio per mancati controlli sanitari, ma l'ha chiusa senza colpevoli. I referti ufficiali negano la presenza di uranio impoverito sul territorio del sito militare (riconvertito all'unanimità in polo di ricerca il 30 maggio del 2012 dalla Commissione d'inchiesta del Senato), ma sono in forte contraddizione con quanto hanno medici ed esperti sulle salme riesumate dei pastori morti per leucemia, sui cadaveri delle bestie affette da gravissime malformazioni (come agnelli a due teste) e sui tessuti biologici di persone malate del medesimo linfoma, riscontrando la presenza di elementi altamente radioattivi, proprio come nei reduci della guerra nei Balcani. Elementi come il Torio 232, molto più radioattivo dell'uranio, che è alla base del missile di fabbricazione francotedesca "Milan", successivamente ritirato dal mercato per la presenza di uranio impoverito, ma di cui sono stati fatti oltre 2.000 lanci nel Poligono di Quirra tra il 1988 e il 1992, e che è stato utilizzato per oltre dieci anni in vari interventi militari della NATO.
Proprio nel 1988 si è registrato lo spaventoso record del 24% di nascite con malformazioni nel paese vicino al Poligono di Quirra, ma chi ha cercato di indagare non è finora arrivato a capo di nulla.
Anche in Francia, nel poligono di Bourges, vengono fatti test analoghi e la popolazione, organizzata in un'associazione, manifesta preoccupazione.
Infatti, nonostante ai giornalisti sia stato negato l'accesso alle zone militari, anche alcune interviste con telecamera nascosta o fatte camuffando la voce e il volto di alcuni dipendenti del poligono di Bourges lasciano intendere che non sono sempre state prese tutte le precauzioni per garantire l'incolumità dei civili e dei militari.
La popolazione locale ha chiesto rassicurazioni e maggiori informazioni, ma senza successo.
Quali sono le vere conseguenze sulla salute degli abitanti vicino alle zone militari dove in tutta Europa ogni anno vengono testate le armi?


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